Costatiamo oggi importanti segnali di ripresa per il mercato immobiliare dopo la crisi seguita alla pandemia COVID-19, che vide un brusco calo delle compravendite dovuto alle restrizioni e all'incertezza economica e con molte transazioni sospese o annullate, che andò ad azzerare un trend positivo in atto fin dalla crisi del 2008. Dopo i segnali di ripresa visti nel 2021, con il mercato immobiliare che ha mostrato un aumento delle compravendite rispetto al 2020, osserviamo oggi incoraggianti segnali di ulteriore miglioramento.
Il mercato ha vissuto negli ultimi 5 anni un periodo di lenta ma sostenuta ripresa, influenzata tuttavia dalle differenti esigenze maturate dopo il periodo di pandemia. Sebbene infatti la domanda di abitazioni nelle grandi città rimane elevata, si registra un crescente interesse per le zone periferiche e le località di villeggiatura. La pandemia ha portato infatti a un cambiamento nelle preferenze abitative, con una maggiore richiesta di spazi esterni e abitazioni più grandi. Gli acquirenti hanno iniziato a indirizzarsi verso case con terrazzi, giardini e spazi per l'home office. Non solo, per comprendere la direzione del mercato odierno è necessario porre l’enfasi sulla tendenza del mercato a dare più importanza che mai alla sostenibilità e all'efficienza energetica. Quello che il mercato oggi ricerca è da una parte strutture dalla taglio spiccatamente moderno, dall’altro soluzioni dal sapore caratteristico, ma che in ogni caso pongano l’enfasi sulle ultime innovazioni tecnologiche sia dal punto di vista del confort che della prestazione energetica.
É per questo che negli ultimi anni abbiamo indirizzato i nostri sforzi nella costruzione di un catalogo costituito sai da ville di nuova costruzione che di immobili ricchi di storia ma finemente ristrutturati e ammodernati.
E quello che stiamo vivendo potrebbe essere uno dei momenti migliori per fare un investimento immobiliare, con i tassi dei mutui finalmente tornati intorno la soglia del 2,5% (laddove fino a poco fa era piuttosto difficile trovare proposte sotto il 4,5%). Secondo il report di Nomisma, inoltre, difficilmente i tassi di interesse potreno calare in maniera significativa al di sotto dei valori attuali: ci troviamo con ogni probabilità nel punto più basso del “costo del denaro” e questo rende il periodo attuale uno dei più favorevoli sai per coloro che vogliono acquistare un immobile (perché lo possono fare in maniera più conveniente e meno onerosa) sia per chi è interessato a vendere, perché si prevede un aumento di domanda in conseguenza alle migliori condizioni economiche del mercato dei mutui.